Lezioni di Giapponese

La sim e il tax-free

Arrivata all’appartamento zuppa di pioggia, mi sono cambiata al volo e, visto che avevo una fame pazzesca, ho fatto una puntata superveloce al konbini (posto meraviglioso, ve ne parlerò poi in dettaglio).

La sim giapponese

Tornata in camera, dopo aver sfamato lo stomaco, mi sono messa a trafficare con la sim che avevo ritirato in aeroporto. Ora, da bravo ingegnere la tecnologia non mi da problemi, non sono un fenomeno, ma me la cavo abbastanza. E invece stavolta ho lo stesso fatto un po’ di fatica. Vi scrivo qui cosa ho dovuto fare per far funzionare tutto, così, se vi capita, non vi ritroverete a invocare tutti i santi.

Specifico che il mio è il caso di una sim fisica, il mio cellulare non è l’ultimo modello per cui non supporta le e-sim. Io l’ho presa della Mobal, per 90 giorni era l’opzione più economica a parità di giga.
Comunque…

Ho inserito la nuova sim e, collegata al wifi dell’appartamento, ho attivato la sim dal sito.
Mi è arrivata per mail la conferma dell’attivazione con le istruzioni di come impostare l’APN, che per chi non lo sapesse si trova sulle impostazioni della sim alla voce “nomi punti di accesso”.
Fin qua tutto ok, ho creato un nuovo APN inserendo le loro indicazioni e quindi dovevo essere a posto, no? Ovviamente no.
Ho ricontrollato tutti i dati inseriti più volte, pure spento e riacceso il cellulare (metodo preferito degli informatici), ma ancora niente. Provavo a mandare un whatsapp ma non compariva la spunta di inviato.

Che fare? Ho chiamato il moroso programmatore che, dopo un po’ di rimuginio, mi ha suggerito di scambiare l’ordine delle sim e magicamente ha funzionato (santo il moroso!). Ho scoperto quindi che anche se il cellulare è dual sim, probabilmente le funzionalità supportate non sono le stesse per entrambe e che per avere i dati con la nuova sim dovevo metterla come prima sim.

Va beh, in qualche modo è andata.

Il QR code per il tax-free

Dopo aver esultato, sono andata sul solito sito Visit Japan e ho generato il QR code che mi serve per il tax-free. Per generarlo bisogna scansionare la landing permission, cioè il timbro che vi mettono sul passaporto. Se il sito vi da errore come se la fotocamera non funzionasse bene, non preoccupatevi. Riprovate dopo qualche ora e vedrete che funzionerà (non chiedetemi perché, ma a volte va così).

Quando farò acquisti (ho una valanga di regali da fare, spero ci stia tutto in valigia), dovrò mostrare questo codice in cassa e così non mi faranno pagare le tasse (tax-free per l’appunto). Attenzione che se fate acquisti col tax-free non potete utilizzare quello che comprate finché non rientrate al vostro Paese di origine. Quando pagate, gli acquisti saranno quindi messi in una busta sigillata che non potrete aprire, pena il pagamento delle tasse di cui siete stati esentati. Occhio anche a non buttare lo scontrino, lo dovrete tenere a portata di mano in caso di controllo in aeroporto al ritorno.

So che questa procedura in futuro cambierà, perché si dice che in negozio si dovranno pagare anche le tasse e poi, dopo la dichiarazione alla dogana in aeroporto, verranno rimborsate, ma al momento non c’è ancora nulla di ufficiale. Non so da quando entrerà in funzione questo sistema, quindi, se programmate un viaggio in Giappone, tenetevi informati.

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