143) Se parte 1: to
2023年7月4日
おはようみんな!
Oggi iniziamo un argomento un po’ complesso: come dire “se…” in lingua giapponese. Vedremo quindi come tradurre farsi del tipo:
- se avrò soldi, andrò in Giappone
- se avessi soldi, andrei in Giappone
- se avessi avuto soldi, sarei andato in Giappone
È un argomento complesso perché, in lingua giapponese, non c’è un solo modo per tradurre “se”, ma ce ne sono ben 4:
- と to
- なら nara
- ば ba
- たら tara
Oggi iniziamo da quello che secondo me è il più facile da capire, cioè と.
AとB
Se A, allora B. La costruzione è semplice: la frase A deve avere il verbo al presente piano e poi è abbinato alla particella と, dopo la quale va la frase B.
このボタンを押すと、電気を点けます。
Kono botan wo osu to, denki wo tsukemasu.
Se premi questo bottone si accende la luce.
Conseguenza naturale
La costruzione “frase A と, frase B” mi dice che se si verifica la frase A allora inevitabilmente si verificherà la frase B.
勉強しないと、あの大学に入りません。
Benkyou shinai to ano daigaku ni hairimasen.
Se non studi, non entrerai in quell’università.
Non è necessario che B sia una conseguenza di A, può anche essere qualcosa di slegato. Quello che però è certo è che se A accade, allora accadrà anche B.
右に曲がると、花屋があります。
Migi ni magaru to, hanaya ga arimasu.
Se giri a destra, c’è una fioreria.
Ogni volta che
Oltre a qualcosa di inevitabile, B può esprimere anche qualcosa che accade abitualmente se A si verifica. In questo caso la costruzione AとB è equivalente a 時 toki e si traduce con “ogni volta che” o “quando”.
彼女と話すと、いつも怒ります。
Kanojo to hanasu to, itsumo okorimasu.
Ogni volta che parlo con lei, mi arrabbio sempre.
Letteralmente sarebbe “se parlo con lei, mi arrabbio sempre”, ma in italiano il fatto che sia qualcosa che accade sempre o quasi viene reso meglio con “ogni volta che”.
Spesso nella frase B si aggiunge いつも itsumo, cioè sempre, come rafforzativo.
L’esempio sopra è equivalente a
彼女と話すときはいつ時怒ります。
Kanojo to hanasu toki wa, itsumo okorimasu.
Quando parlo con lei, mi arrabbio sempre.
Al posto di と ho とき toki: toki è un sostantivo, spesso scritto in hiragana, ma a volte si trova anche in kanji 時, che introduce una frase subordinata temporale. Più semplicemente si traduce con “quella volta che…” o con “quando”. Il kanji è lo stesso del contatore delle ore. Se non ve lo ricordate l’abbiamo visto nella lezione 106.
お酒を飲むと、眠くなります。
Osake wo nomu to, nemuku narimasu.
Ogni volta che/quando/se bevo alcool, mi viene sonno (lett. divento sonnolento).
冬になると、雪が降ります。
Fuyu ni naru to, yuki ga furimasu.
Quando arriva l’inverno, nevica.
Mantenendo lo stesso significato di “quando” o “se”, a volte in italiano possiamo usare anche “non appena”.
階段を上がると、すぐに疲れる。
Kaidan wo agaru to, sugu ni tsukareru.
Non appena salgo le scale, mi stanco.
Dovere
Se vi ricordate abbiamo già accennato a AとB in passato: quando abbiamo parlato di “dovere” nella lezione 100.
“Verbo(nai) + と” si traduce con dovere.
Prendiamo ad esempio 行かないと ikanai to: letteralmente sarebbe “se non vado”, sottointendendo che se non vado, allora non va bene. Tradotto meglio in italiano diventa “devo andare”.
またね!