Lezioni di Giapponese

10) Allungamenti vocalici e tsu piccolo

11 febbraio 2020

Ciao a tutti! 

Nella lezione di oggi vedremo qualche particolarità della scrittura giapponese. Iniziamo dagli allungamenti vocalici.
Nel giapponese infatti una vocale può essere allungata fino a risultare doppia e ci sono delle regole precise su come esprimere tale allungamento. Vediamole in hiragana.

Allungamenti vocalici in hiragana

Come vedete, per A, I e O basta scrivere due volte la vocale. Per la E e la O invece si aggiungono rispettivamente una I e una U.
Vediamo qualche esempio.

AA) おかあさん si pronuncia okaasan (mamma degli altri)

II) おにいさん si pronuncia oniisan (mio fratello più grande/fratellone)

UU) くうき si pronuncia kuuki (aria)

EI) とけい tokei pronunciato tokee (orologio)

OU) がっこう gakkou pronunciato gakkoo (scuola)

Quindi la parola せんせい sensei in realtà si pronuncia sensee.

Come ogni buona regola ha le sue eccezioni. Esistono infatti parole che contengono gli allungamenti vocalici della E e della O scritti come EE e OO. Un esempio sono le parole おねえさん oneesan (mia sorella maggiore) e おおooki (grande).

Nel katakana l’allungamento vocalico si esprime in modo molto più semplice: basta aggiungere un tratto orizzontale subito dopo la vocale, indipendentemente da quale sia. Ad esempio:

サラリーマン si pronuncia sarariiman (dall’inglese salary man, colletto bianco)

メール si pronuncia meeru (mail)

Oltre alle vocali, si possono raddoppiare le consonanti. Anche questa è una regola semplice e, anche se probabilmente non ci avete caso, l’ho usata qualche paragrafo fa. Riprendiamo l’esempio dell’allungamento OU in hiragana:

OU) がっこう gakkou pronunciato gakkoo (scuola)

Per scrivere la doppia K, prima del こ è presente uno つ tsu più piccolo del normale. Ve lo scrivo più grande così si vede meglio la differenza.

gakkou come abbiamo visto significa scuola, gatsukou sinceramente non so cosa voglia dire, l’ho messo solo per farvi capire la differenza tra tsu piccolo e tsu normale

Se quindi si mette uno tsu piccolo prima di una consonante,
tale consonante diverrà doppia.

L’eccezione a questa regola è il raddoppiamento della N: dato che esiste un grafema solo per la N, si usa questo prima di sillabe che appartengono alla な-行. Ad esempio:

んな si pronuncia onna (donna)

Tutto chiaro? Se avete quache dubbio scrivetemi o lasciate un commento qui sotto.

Anche per oggi è fatta, alla prossima settimana!

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