122) Comandi da aggettivi
2022年11月29日
こんにちは!
Oggi torniamo al discorso di come dare un comando o un ordine. Abbiamo già visto che si può usare la forma imperativa dei verbi, piana e cortese. Ma in giapponese esiste un altro modo, cioè usando gli aggettivi. Vediamo come si fa.
Inanzitutto facciamo una premessa: in lingua giapponese è molto comune che per ogni aggettivo ci sia un verbo corrispondente. Ad esempio 遅い osoi, che vuol dire “lento” o “in ritardo” ha il suo corrispettivo nel verbo 遅れる okureru, che significa arrivare tardi o essere in ritardo. Non a caso okureru e osoi hanno in comune lo stesso kanji. Se volessi ad esempio dire “non arrivare in ritardo!”, dovrei prendere okureru, trasformarlo nella sua forma in TE negativa okurenaide e aggiungere il kudasai, cioè:
遅れないでください
Okurenaide kudasai.
Non essere/arrivare in ritardo!
Avverbio + suru
Se esiste sia il verbo che l’aggettivo corrispondente, per dare un ordine è comune usare il verbo coniugato nella forma in TE (che sia affermativa o negativa) + kudasai.
Se però non c’è il verbo corrispondente, allora si usa l’aggettivo abbinandolo al verbo suru. In realtà, più che l’aggettivo si usa l’avverbio derivato dall’aggettivo. Il verbo suru, essendo un comando, va coniugato nella forma in TE shite o shinaide. Ad esempio
静かにしてください
Shizuka ni shite kudasai
Stai in silenzio (lett. fai silenziosamente).
La costruzione avverbio + suru è come dire “fai in quel modo” dove quel modo è dato dall’avverbio, che nell’esempio di prima sarebbe tranquillamente o silenziosamente.
Ricordo che, per passare dall’aggettivo all’avverbio:
・per gli aggettivi in I si sotituisce la い finale con く, ad esempio hayai, veloce -> hakaku, velocemente
・per gli aggettivi in NA, si aggiunge に dopo l’aggettivo, ad esempio shizuka, silenzioso -> shizuka ni, silenziosamente
Avverbio + naru
Oltre a する suru si può utilizzare anche なる naru, diventare, quando si presuppone un cambiamento di stato. Ad esempio se il mio interlocutore è triste, per dirgli di essere felice e quindi cambiare la sua condizione posso dire
幸せになってください
Shiawase ni natte kudasai.
Sii felice.
(lett. diventa felicemente)
Posso anche sostantivare l’aggettivo utilizzando 事 koto
ひどいことをしないでよ
Hidoi koto wo shinaide yo!
Non essere cattivo!
Aggettivi in I di emozioni
Un caso particolare è quando vogliamo tradurre qualcosa che implica un’emozione o un sentimento: ad esempio quando si dice “non essere triste!” o “divertiti!”. Alcuni aggettivi in I possono essere modificati e fatti diventare dei verbi sostituendo la い finale con む.
Ad esempio:
楽しい tanoshii, divertente -> 楽しむ tanoshimu, divertirsi
悲しい kanashii, triste -> 悲しむ kanashimu, essere triste
Questi verbi, per dare ordini, vanno poi coniugati nella forma in TE affermativa o positiva ad esempio
悲しまないでください
Kanashimanaide kudasai.
Non essere triste.
Nell’esempio visto prima (shiawase ni natte, sii felice), shiawase non può essere trasformato in verbo in quanto è un aggettivo in NA, quindi questa regola non vale.